sabato 13 novembre 2010

RACCONTO FANTASY: L'ULTIMO DEI DRAGHI

Nel 1500 esistevano quattro terre: le Terre dell’Ovest, quelle dell’Est, quelle del Nord e quelle del Sud.
Le terre dell’Ovest e dell’Est erano molto boscose e nelle terre dell’Ovest c’era una piccola catena montuosa nel bosco e il fiume Argento delimitava il confine naturale con le terre del Sud.
  
Le terre del Nord erano molto montuose con il deserto di Kierlak a destra e l’acquitrino del Malg a sinistra. 

Le terre del Sud invece erano per la maggior parte desertiche tranne una foresta al centro delle terre e una intorno alla valle dell’Ombra e una verso la terra dell’Ovest, sempre nel suo territorio c’era un lago chiamato Arcobaleno perché di giorno si tingeva dei colori dell’arcobaleno.  
Di sera, sul fondo si potevano trovare le leggendarie pietre arcobaleno che potevano guarire qualsiasi cosa, ma si sarebbero mostrate solo a un cuore coraggioso. 
 Al centro c’erano molti monti e verso le terre del Nord c’era un piccolo bosco circolare che conteneva la roccaforte di Kennondi. 
 Ogni terra aveva un castello: la terra del Sud aveva il castello di Leam vicino alla foresta centrale, il castello di Varf Leet nelle terre dell’Est lontano dalle foreste, il castello di Kern nelle terre dell’Ovest circondato a qualche metro di distanza dal fiume Mermidon, nelle terre del Nord c’era un castello in cima alla Montagna del Teschio mentre verso sud c’era il castello che stabiliva la pace tra le quattro terre, la fortezza di Tyrisis. 
Le varie terre erano in costante guerra tra loro e la profezia diceva che solo un ragazzo avrebbe portato la pace nelle varie terre.  
Nella valle dell’Ombra abitava un ragazzo di nome Adilb che non sapeva che era destinato a grandi cose. 
 Adilb era un ragazzo giovane, forte ma un po’ vigliacco e aveva paura del buio.  Faceva dei sogni strani, vedeva un drago dimenarsi dentro a una gabbia nel castello in cima alla montagna del teschio e una voce nel sogno gli diceva che servivano tre oggetti per liberarlo: una pietra arcobaleno, un dente di drago e una scaglia del pesce dorato.  
Un giorno arrivò nella valle uno sconosciuto incappucciato che voleva incontrare Adilb, il ragazzo sentito questo cercò di scappare e c’era quasi riuscito quando lo sconosciuto gli apparve davanti e gli disse di seguirlo.
 Adilb, seppur spaventato, accettò senza accorgersene. 
 Iniziò a seguire lo sconosciuto che non gli aveva nemmeno detto il suo nome e presto si ritrovarono sulla riva del lago Arcobaleno e solo lì lo sconosciuto decise di presentarsi e di levarsi il mantello. 
 Adilb rimase stupito nel vedere che non era un uomo, bensì una ragazza della sua stessa età di nome Axadelia. 
 Axadelia aveva i capelli lunghi e biondi ed era molto coraggiosa, usava una spada per combattere, invece Adilb preferiva usare un arco e un pugnale nel caso avesse finito le frecce perché per lui le spade erano troppo sanguinose.
Axadelia gli chiese se sapeva della profezia e lui le rispose di no.
Allora Axadelia gli disse tutta la profezia e anche che era lui il ragazzo citato in essa e gli chiese se aveva visto o fatto esperienze che non aveva compreso.
Lui le disse dei sogni e alla fine Axadelia disse che della pietra arcobaleno e che bisognava che la recuperasse tuffandosi nel lago. Adilb dubbioso obbedì.
Appena venne buio e per tutta la notte Adilb si tuffò in cerca della pietra e ogni tanto veniva in superficie per prendere aria e appena prima che stesse per sorgere il sole la trovò.
La fece vedere ad Axadelia ma sembrava una pietra normalissima, lei pensava che non fosse quella, ma appena sorse il sole, la pietra s’illuminò dei colori dell’arcobaleno.
Solo allora si rimisero in viaggio alla ricerca del dente di drago.
Axadelia chiese informazioni a un passante incontrato per caso per sapere se c’era qualcuno che aveva dei denti di drago e l’uomo gli disse che nelle terre dell’est,  sulle montagne del Wolfsktaag c’era un anziano che aveva molti denti di drago.
Ringraziarono e presero il cammino verso le terre dell’est alla ricerca dell’anziano signore per chiedergli il dente di drago.
Quando arrivarono ai piedi dei monti, si divisero per cercare un’entrata e al pomeriggio Adilb chiamò Axadelia perché aveva trovato una scaletta irregolare per salire, la presero e in un’ora raggiunsero la cima. 
In cima videro una piccola casetta ma per entrare erano costretti a lottare con dei ninja.
Dopo averli sconfitti l’anziano signore li fece entrare.
Loro gli chiesero dei denti di drago ma lui non era disposto a darglieli così facilmente, avrebbero dovuto affrontare una prova di coraggio molto difficile in cui molti erano morti, si trattava di superare un muro di fiamme senza aver paura.
Axadelia lo superò senza molti problemi ma Adilb ci mise un po’.
Dopo aver superato la prova, chiesero all’anziano signore di dargli un dente di drago ma lui ne aveva molti e di forme e dimensioni diverse.
A quel punto toccava ad Adilb sapere quale era quello giusto e lui, dopo averli esaminati bene né scelse uno abbastanza grosso.
I ragazzi salutarono e ringraziarono l’anziano signore ma era sera e lui gli disse di fermarsi a dormire lì quella sera e loro accettarono.
La mattina seguente partirono presto e si diressero verso le terre dell’ovest.
Incontrarono un acquazzone ma riuscirono a uscirne indenni e poco dopo erano in vista delle terre dell’ovest e andarono dritti verso il fiume Mermidon perché dentro le sue acque c’era il pesce d’oro di cui serviva la scaglia.
Appena arrivati, si tuffarono entrambi e la sera né uscirono senza la scaglia perché il pesce scivolava dalle mani.
Il giorno dopo ci riprovarono e Adilb riuscì a prendere la scaglia perché aveva parlato con il pesce e lui gli aveva dato la scaglia.
Allora si avviarono verso la montagna del teschio e quando arrivarono alla base del monte, gli toccò scalarlo perché le scale erano crollate da qualche tempo e quando arrivarono in cima la fortezza era quasi crollata e fecero molto fatica a entrare e per poco non persero tutti gli oggetti.
Superarono varie trappole che Adilb aveva visto nei suoi sogni e Axadelia, gli diede una mano.
Arrivarono alla cella e videro il povero drago e infilarono gli oggetti nelle conche che ormai erano rovinate con il tempo. Il drago andò verso Adilb che lo sellò con una sella che era nella rocca. Il drago riacquistò i poteri persi attraverso la restituzione dei tre oggetti che gli erano stati sottratti dagli uomini e appena attraverso il drago e ai suoi poteri positivi Adilb cercò di mettere pace tra i popoli.
Solo dopo qualche anno nel regno ci fu la più totale pace ma non in tutta la terra del Nord perché nella roccaforte sul monte dei morti il male alloggiava ancora.


Giulia Porta 2^ Media
Pellegrino Parmense 02-11-10