venerdì 25 febbraio 2011

ESERCIZIO DI SCRITTURA CREATIVA SULLA BASE DI 3-4 PAROLE SCELTE DA UN ELENCO

Pescatore petardo aeroplano gambero

Il bombardiere di petardi
Un giorno un pescatore stava pescando i gamberi nel mare quando vide un aeroplano.
Pensò che fosse uno dei soliti aeroplani di linea ma in realtà era un bombardiere.

Appena vide il pescatore con la barca, pensò che fosse un nemico e non un amico e si preparò ad attaccare.
Il pescatore vide che l’aereo iniziava a scendere pian piano verso di lui ed era in posizione d’attacco e allora il pescatore prese i remi e iniziò a remare più velocemente che poteva.
A un tratto l’aereo iniziò a sganciare quelle che il pescatore pensava fossero bombe, invece erano petardi.
Allora il pescatore ricominciò a pescare tranquillamente, anche se un petardo gli era scoppiato sul cappello.



Occhiali astronave rana

La rana che aveva bisogno di occhiali

Un giorno un’astronave era atterrata in un parco e ne uscì una rana aliena.
Dei bambini che passeggiavano nel parco videro la rana che gli andò incontro parlando nella sua lingua ma i ragazzi non capivano niente.
Allora portarono la rana con loro e andarono dal professore di meccanica.
Si fecero costruire un traduttore di lingue, anche se il professore ci mise un po’.
Dopo usarono il traduttore per capire che cosa voleva dire la rana.
La rana gli disse che aveva rubato l’astronave a un alieno del suo pianeta e che si era scontrata con il suolo terrestre ben dieci volte.
Allora i ragazzi pensarono che avesse la vista rovinata quindi la portarono dall’oculista che gli fece notare che la rana aveva una grossa miopia.
Allora andarono a farsi fare gli occhiali per la rana e dopo una settimana erano pronti e solo allora la rana poté ripartire.
Salutò tutti e andò via ma ogni anno ritornava sulla terra per farsi fare un controllo della vista e per cambiare gli occhiali.



Soldato sbadiglio bandito
Il soldato sbadigliante

Un giorno in un campo di addestramento un bandito si arruolò come soldato.
Dopo aver fatto il riscaldamento, tutti erano sudati tranne lui che era abituato a correre per scappare e fece uno sbadiglio.
Dopo qualche ora fecero sollevamento pesi e per lui era facilissimo farli perché era abituato a trasportare i bottini dei furti e sbadigliò ancora.
Poi cercarono di insegnargli a pianificare un piano d’attacco ma lui sbadigliò ancora perché era abituato a pianificare le rapine.
Allora il caporale gli disse che se era tanto noioso quello che stavano facendo poteva andarsene e lui accettò perché si era iscritto per imparare qualcosa di nuovo e non per ripassare ciò che aveva già fatto e che sapeva fare.


Bambino fannullone luna cappuccino

Il bambino magico

In una città c’era un bambino molto fannullone che al posto del latte beveva il cappuccino e che toccava tutto ciò che vedeva, anche se non sapeva cos’era.
Un giorno toccò una pietra, e chi la toccava, diventava grande quando c’era la luna.
Il giorno dopo, quando si svegliò si vide allo specchio più alto e quando sua mamma lo vide non venne riconosciuto.
Un giorno dopo ancora il bambino era diventato un ragazzo e giorno dopo giorno il bambino cresceva sempre di più fino a diventare adulto.
Allora pensò che quando aveva toccato la pietra e tornò sul posto dove l’aveva toccata e credendo che fosse lei la causa di tutto la ritoccò.
Il mattino dopo si accorse che era diventato più basso e più giovane e dopo dieci giorni era tornato lo stesso bambino fannullone.


Reumatismi ubriaco pagliaccio asino dolce

Il pagliaccio con i reumatismi

In un circo c’era un pagliaccio che ogni lunedì andava in un pub a ubriacarsi insieme ai suoi amici bevendo la birra.
Il martedì mattina doveva fare uno spettacolo ma era ubriaco e nella prova di equilibrio cadde dalla fune  da tre metri di altezza ma non si fece niente.
Il pagliaccio aveva un asino e lo usava per fare i suoi spettacoli.
Il pagliaccio era molto dolce con i bambini e li faceva partecipare a molti dei suoi spettacoli anche in quelli con l’asinello.
Pian piano al pagliaccio vennero i reumatismi a forza di cadere durante la prova di equilibrio. Inoltre sotto il tendone  faceva freddo e c’erano continui spifferi di vento.
Nonostante ciò continuò a lavorare ma le sue prestazioni non erano più come prima.
Dopo qualche giorno il direttore del circo disse al pagliaccio di andare a farsi vedere da un dottore specializzato in reumatismi.
Il dottore gli disse di concedersi una vacanza di qualche mese in un luogo caldo
e lui lo fece.
Dopo cinque mesi tornò a fare gli spettacoli abbronzato e pronto a lavorare.


Giulia porta 2 media Pellegrino P.se