365 GIORNI DI FAVOLE
Uno dei ricordi più belli che ho di quando ero bambina è un libro con la copertina di cartoncino blu sulla quale sono disegnati dei topini bellissimi, tutti paffuti e dolci; ho sempre immaginato che questi uscissero dal libro e venissero nel mio lettino a farmi compagnia mentre dormivo. La mamma e la tata, così chiamavo mia sorella, me lo leggevano ogni sera prima che mi addormentassi.
In questo libro c’erano vari racconti, tutti bellissimi, che facevano volare la mia fantasia, uno per ogni sera: 365 storie di tutti i tipi, dagli animaletti che cantavano alle nuvole che facevano il bucato. Io, ogni volta, mi divertivo molto ad immedesimarmi nei personaggi delle storie, ogni sera un’avventura nuova che mi emozionava sempre più. Mi ricordo una volta che la mamma mi lesse una fiaba intitolata “Il Coniglio Pasticcione”: parlava di un coniglietto che combinava sempre guai, era simpaticissimo, anche perché mi ricordava un po’ me. Gli avevo anche dato un nome, “Cilindro”: mi accompagnava in tutte le storie che la mamma mi raccontava o leggeva, lui era sempre con me. Mi addormentavo ogni sera con lui nei miei pensieri, era un compagno di giochi stupendo.
In questo libro c’erano vari racconti, tutti bellissimi, che facevano volare la mia fantasia, uno per ogni sera: 365 storie di tutti i tipi, dagli animaletti che cantavano alle nuvole che facevano il bucato. Io, ogni volta, mi divertivo molto ad immedesimarmi nei personaggi delle storie, ogni sera un’avventura nuova che mi emozionava sempre più. Mi ricordo una volta che la mamma mi lesse una fiaba intitolata “Il Coniglio Pasticcione”: parlava di un coniglietto che combinava sempre guai, era simpaticissimo, anche perché mi ricordava un po’ me. Gli avevo anche dato un nome, “Cilindro”: mi accompagnava in tutte le storie che la mamma mi raccontava o leggeva, lui era sempre con me. Mi addormentavo ogni sera con lui nei miei pensieri, era un compagno di giochi stupendo.
Quel grande librone mi ha accompagnato per tutto un anno e in tutti quelli successivi. Anche se alla fine conoscevo ormai tutte le storie a memoria, mi piaceva continuare ad ascoltarle.
Ho ritrovato quel libro qualche tempo fa dentro ad uno scatolone, era impolverato e usurato, quando l’ho aperto è stato come tornare bambina: tutto mi è tornato alla mente, anche Cilindro che con il passare degli anni si era affievolito nella mia memoria.
Ripensando alla mia infanzia, accompagnata da quel libro, sono scese delle lacrime dai miei occhi.
Questo è il mio libro preferito, questo è il libro che ha accompagnato la mia infanzia, questo è il ricordo di un libro che non dimenticherò mai.
ELAUDIE RABONI
CLASSE III
ISTITUTO COMPRENSIVO VAL CENO
SCUOLA MEDIA DI BARDI (PARMA)
VIA CARD. SAMORE’
TRE METRI SOPRA IL CIELO
Mi ricordo… “Tre metri sopra il cielo”: questo è il titolo del primo libro che mi ha appassionato.
Questo libro racconta una storia d’amore; mentre lo leggevo mi avventuravo anche io nella storia, e piano piano, pagina dopo pagina, provavo le stesse emozioni dei protagonisti. Speravo anche io di poter vivere una storia così romantica come quella dei due protagonisti e del loro amore, ridere anche quando il mio cuore stava male e così è successo: ogni pagina un’emozione, di gioia o di dolore.
Nessun libro mi ha trasmesso mai tutte queste emozioni di felicità e di tristezza allo stesso tempo, forse perché ogni volta che lo rileggo rivivo la stessa situazione della protagonista che ha la mia età.
Ci sono pagine di allegria dove tutto va bene, poi d’improvviso capita qualche pagina che fa piangere; penso che le cose raccontate non le farò mai perché in fondo è solo un libro…poi, invece, mi accorgo che forse è più di un libro, sembra lo specchio della mia personalità e della mia storia.
Peccato però che nella vita reale un lieto fine non ci sia quasi mai…
VANESSA ROLANDETTI
CLASSE III
ISTITUTO COMPRENSIVO VAL CENO
SCUOLA MEDIA DI BARDI (PARMA)
VIA CARD. SAMORE’
MI RICORDO…
Il mio primo libro fu un libro bellissimo e unico perché mia nonna lo fece realizzare apposta per me. Quando avevo sette anni odiavo i libri, quindi mia nonna per cercare di appassionarmi ne fece fare uno che si intitolava Agnese e i 3 Re Magi”. Non appena vidi quel libro non volevo neppure prenderlo in mano, non mi piaceva e non mi interessava. Una sera, però, mia nonna mi costrinse ad ascoltarlo mentre lo leggeva, anche perché era costato parecchio!
Quel libro parlava di una bambina che si chiamava Agnese, proprio come me; era una bimba molto povera che credeva nell’esistenza dei 3 Re Magi.
Non raccontava di Babbo Natale, ma di questi tre omini che un giorno domandarono alla piccola Agnese di aiutarli a distribuire doni ai bambini di tutto il mondo, in una sola notte.
Dopo la magica avventura i 3 Re Magi riaccompagnarono a casa la bimba e le lasciarono di doni: lei si mise a piangere dalla gioia, nella sua vita non aveva mai avuto regali. I tre la salutarono e se ne andarono, lei li ringraziò e non dormì tutta la notte per la felicità…
Quando ascoltai questa storia mi commossi così tanto che anche ora, quando vedo quel libro, mi piange il cuore dalla gioia.
AGNESE LITTERINI
CLASSE III
ISTITUTO COMPRENSIVO VAL CENO
SCUOLA MEDIA DI BARDI (PARMA)
VIA CARD. SAMORE’