mercoledì 23 maggio 2012

Donne nella resistenza nella nostra vallata


Vi racconto la storia della signora  Celestina  Previdi che, da ragazza,  faceva  la  staffetta partigiana per i partigiani di Fornovo di Taro. Frequentemente portava messaggi agli altri partigiani nelle vicinanze, viaggiava in bicicletta e, a volte, incontrava tedeschi o fascisti, non erano begli incontri quelli, ogni volta poteva essere scoperta, ma essendo donna la lasciavano passare senza farle troppi problemi.

Alla fine della guerra divenne insegnante e poi, una volta in pensione, diventò giudice di pace conseguendone una brillante carriera.

Questo secondo me è un buon esempio di pari opportunità, quando di pari opportunità non se ne parlava ancora.



Errico



I nonni di mia nonna, durante la resistenza, ospitarono in casa loro uomini e ragazzi che scappavano dai nazisti. Erano più o meno 25. Il 10 gennaio del 1945, di mattina, i ragazzi stavano facendo colazione e, lo zio di mia nonna, stava uscendo per andar nella stalla. Quando aprì la porta si accorse che la casa era completamente circondata dalle truppe tedesche. I nazisti entrarono dentro la casa con le armi in pugno e portarono i fuggitivi a un chilometro di distanza, in un prato. Li misero a ferro di cavallo e li trucidarono. Solo 5 o 6 ragazzi, che per loro fortuna non erano ancora scesi a fare colazione, si salvarono. Quelli uccisi, sono ora, i famosi Caduti del Dordia.

Michela