mercoledì 23 maggio 2012

Intervista all’assessore Angelica Lefenni


1.   Alle ultime elezioni comunali lei è stata eletta come consigliere e in seguito le è stato assegnato l’assessorato alla cultura, turismo e pari opportunità. è stata una sorpresa per lei? Qual è stata la prima sensazione?

a.   Angelica Lefenni: Sì, sicuramente è stata una sorpresa, non lo avrei mai immaginato e nemmeno pensavo a questo nel momento in cui mi sono candidata. La prima sensazione è stata di gioia, seguita poi da una grande voglia e curiosità di iniziare subito il mio lavoro.



2.    Ci può spiegare brevemente di cosa si occupa in merito alle pari opportunità nel nostro comune?

a.   Angelica Lefenni: per pari opportunità si intende l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione, razza e origine etnica, disabilità, età , orientamento sessuale. L’amministrazione comunale si occupa quindi di far sì che non venga meno il principio di l’uguaglianza, assicurando che il trattamento per gli individui sia il medesimo.

3.   Qual è il progetto o l’iniziativa ai quali lei è maggiormente affezionata? Perché?

a.   Angelica Lefenni: il progetto a cui sono più affezionata e’ una rassegna sulle donne intitolata “donnedellombra”, che partirà prossimamente ( dal 26 maggio al 16 giugno al castello pallavicino di varano melegari). si tratta di 4 incontri dedicati a quelle donne poco visibili, poco conosciute, che rimangono nell’ombra appunto. spesso abbiamo paura e discriminiamo ciò che non conosciamo, per questo credo sia importante parlarne e capire.



4.   I suoi colleghi maschi come l’hanno accolta in Consiglio e in Giunta? hanno un atteggiamento particolare nei suoi confronti?

a.   Angelica Lefenni: i miei colleghi di giunta mi hanno accolto con calore. è la prima volta che una donna entra in giunta …e pensare che siamo nel 2012! ma non hanno nei miei confronti nessun atteggiamento particolare, pari opportunità ...appunto.



5.   Parliamo di parti opportunità e di donne in politica. Secondo lei perché sono così poche le donne che hanno un ruolo politico per la comunità, sia qui che, in generale, in Italia?

a.   Angelica Lefenni: la vita lavorativa extra-domestica è una vita concepita per uomini. ricoprire un ruolo di responsabilità spesso significa consacrare la propria vita al lavoro. ci si ritrova senza tempo per altre cose. per una donna la vita familiare richiede presenza, impegno e dedizione, e la giornata è sempre di 24 ore. per un uomo non è che sia più semplice, è solo culturalmente più accettato il fatto che sia poco presente in casa. molto raro che una donna segua le sue aspirazioni professionali e suo marito abbia una carriera più modesta e passi più tempo in casa. la carriera di un politico, poi, è ricca di impegni e responsabilità che obbligano a viaggi e trasferte continue: difficile conciliare tutto questo con famiglia, casa e figli. di solito le donne riflettono bene prima di entrare in politica perché sanno quanto sia difficile conciliare questo impegno con quelli lavorativi e familiari e non solo per i tempi necessari alla discussione, ma per molti dedicati alla polemica politica utile solo a chi vive di essa. probabilmente le donne fanno fatica ad entrare in questo mondo perché si basa ancora su un modello che prende molto a prestito dall’ “arte” della guerra: vincitori e vinti, coalizioni e alleanze, alleati e nemici. l’apporto femminile alla comunità invece, è stato da sempre improntato alla cooperazione, allo scambio e alla risoluzione pratica dei problemi.



6.   Cosa si potrebbe fare, secondo lei, per aumentare il numero di donne in politica?

a.   Angelica Lefenni: forse le cose potrebbero cambiare nel momento in cui i lavori domestici verranno divisi in modo più equo. quando la cura della casa e dei figli non sarà più dominio femminile e la donna in casa avrà compreso di dover delegare e di dover anche pretendere aiuto dal proprio compagno. la società cambia quando le famiglie cambiano al loro interno. molto è stato fatto in questi anni per cercare di accrescere la presenza femminile all’interno di organi elettivi, vedi le “quote rosa”. ma la percentuale è ancora davvero troppo bassa. le donne sono elettrici (anche se non da tanto…forse anche questo incide) ma devono anche essere elette, avere la consapevolezza che essere elette dà la possibilità di migliorare qualcosa, la nostra società e noi stesse.



7.   Infine, nel suo ruolo politico-civile, le donne hanno un modo diverso di intendere la politica rispetto agli uomini?

a.   Angelica Lefenni: sì ! come accennato prima le donne hanno un modo diverso di intendere la politica, un modo più collaborativo, più risolutivo dei problemi, inoltre ascolterebbero e si impegnerebbero di più degli uomini per gli “interessi delle donne”. sono madri, quindi mettono gli altri al primo posto, sono più sensibili alle esigenze del cittadino, più concrete, meno corruttibili e non hanno sete di potere… sicuramente più donne, apporterebbero un cambiamento in senso positivo alla nostra politica !



La ringraziamo per aver risposto alle nostre domande!!!

Ci vedremo alla mostra in castello!!!

Gli allievi dell’IC Val Ceno, scuola secondaria di Varano de’ Melegari