- la ringraziamo di aver accettato la
nostra richiesta di intervista. Come dobbiamo chiamarla? Marchesa?
Granduchessa? O regina d’Italia?
- Chiamatemi pure Granduchessa di Canossa.
- Cosa
sognava quando era bambina? Cosa avrebbe voluto fare?
- Da bambina sognavo di diventare una poetessa, ma
sapevo che era un mestiere riservato quasi esclusivamente agli uomini.
Non l’ho mai realizzato, anche se ho scritto alcune poesie.
- Quante
lingue conosce? Le piaceva studiare?
- Conosco tre lingue: quello che voi chiamate il
tedesco, la mia lingua d’origine, quella dei teutoni, la lingua che si
parla nel nord dell’italica penisola ed infine la garrula lingua dei
franchi, il francese, medievale ovviamente.
- Amava
il suo primo marito goffredo il gobbo?
- Ho imparato ad amarlo col tempo, all’inizio no,
anche perché ero innamorata di un altro uomo, ma non era concesso
scegliere il proprio sposo, quindi mi adeguai alle regole dinastiche.
- E
il suo secondo marito, guelfo v, lo amava?
a.
Sì,
lui l’ho amato fin da subito. Era giovane e bello, ma il nostro era anche un
matrimonio politico. Una lettera che gli ho scritto dimostra quanto io volessi
che anche le donne potessero aspirare ad una relazione come era concesso agli
uomini. Ve ne leggo un passo: « non per leggerezza femminile o per
temerarietà, ma per il bene di tutto il mio regno, ti invio questa lettera
accogliendo la quale tu accogli me e tutto il governo della longobardia. Ti
darò tante città tanti castelli tanti nobili palazzi, oro ed argento a
dismisura e soprattutto tu avrai un nome famoso, se ti renderai a me caro; e
non segnarmi per l'audacia perché per prima ti assalgo col discorso. È lecito
sia al sesso maschile che a quello femminile aspirare ad una legittima unione e
non fa differenza se sia l'uomo o la donna a toccare la prima linea dell'amore,
solo che raggiunga un matrimonio indissolubile. Addio. »
- Come
trattano le donne nel suo tempo?
- Le donne non sono ben valutate, qualcuno crede
persino che siamo meno intelligenti degli uomini. Che assurdita’, cose da
medioevo!
- Com’è
stato fare da mediatrice tra il papa e l’imperatore?
- È stato molto difficile, perché molte persone
cercavano di corrompermi per appoggiare uno o l’altro, ma io sono rimasta
impassibile. Erano inoltre due individui complicati, entrambi convinti di
dover prevalere l’uno sull’altro. Mi ritenevo libera di agire secondo la
mia volontà e decisi, non senza difficoltà, di allearmi con papa
gergorio, mio secondo cugino. D’altra parte una scomunica non era una
buona cosa…infine vinse papa gregorio vii.
- Cosa
penso’ quando nel 1081 l’imperatore la depose e la bandì dall’impero?
- Non mi arresi; mentre mio cugino era costretto
all’esilio, io resistetti e il 2 luglio 1084 sbaragliai l’esercito
imperiale nella battaglia di sorbara. Ero riuscita a formare una
coalizione favorevole al papato a cui avevano aderito i bolognesi!
- Cosa
si pensava di una donna potente e intraprendente come lei?
- Beh, gli uomini erano molto invidiosi di una donna
potente perché sapevano che avrebbe potuto governare meglio di loro! Non
si puo’ certo parlare di pari opportunita’ qui, donne che hanno il potere
politico ce ne sono davvero poche, purtroppo! A volte qualcuno reagiva
male e mi escludeva dagli eventi mondani o da quelli importanti, come i
concili.
- Il
suo potere politico è dovuto solo alle sue abilità?
- Non solo, in parte l’ho ereditato dalla mia
famiglia, poi, sposando uomini importanti il mio potere è aumentato.
La ringraziamo per
il tempo che ci ha dedicato, le faremo avere una copia dell’intervista, perché
il blog non crediamo sappia cos’è…
L’intervista è stata
scritta e ideata da:
Alice, Beniamino, Elena,
Francesco, Gianmarco, Isacco, Melanie, Valentina.