Un giorno uno scienziato costruì un androide identico a sua figlia di nome Carla. Era proprio fatto bene: aveva la stessa voce, gli stessi gusti, lo stesso comportamento, anche lo stesso nome “Carla2”. Carla portò a scuola l’androide che le era stato regalato per mostrarlo ai compagni.
Dopo una settimana Carla pensò di mandare Carla2 a scuola al suo posto perché erano identiche. Quel giorno i compagni di classe le chiesero se suo padre avesse potuto costruire un robot anche per loro e non si accorsero che quella non era Carla ma il robot. Quando Carla2 tornò a casa non disse niente della richiesta che avevano i suoi compagni di classe alla vera Carla. E allora avvenne che Carla2 “decise” di autodeterminarsi nonostante fosse programmata per rispettare il protocollo del suo creatore. Andò di nascosto nel laboratorio del padre di Carla e cominciò a costruire tanti androidi come lei. Fu l’inizio della sostituzione degli uomini con le macchine. Dopo un anno sul pianeta Terra non c’erano più umani ma dei robot. Michele Lusignani