domenica 12 dicembre 2010

IL MITO DI ICARO

Dalla rilettura del mito di Icaro, sono scaturite riflessioni interessanti sui temi  universali racchiusi nella mitologia greca, presenti a noi, ancora oggi come fonte inesauribile immaginifica di modelli culturali..................



Prigioniero nel labirinto di Minosse,  Dedalo trascorreva oramai le sue giornate struggendosi di nostalgia, lontano dalla sua amata patria: desiderava, più di ogni altra cosa, fuggire da quella prigione che lui stesso aveva costruito.

Passarono i giorni, con l'unica consolazione di poter escogitare un piano sicuro per l'evasione; il piano fu quindi concepito ed era a dir poco geniale:
volare sopra all'unica cosa che non fosse sotto il dominio del re Minosse, il mare.
Insieme al figlio Icaro, Dedalo costruì le ali che avrebbe permesso loro di fuggire finalmente dalla prigione. Dopo le ennesime raccomandazioni paterne, che imponevano al giovane di non volare a quota troppo alta né a quota troppo bassa, padre e figlio spiccarono il volo, con gioia, sicuri di riacquistare la libertà.
Mentre Icaro si librava nel cielo, preso dall'eccitazione del volo si allontanò dal padre, il quale era sempre stato una guida impareggiabile per il figlio.
Non volando più a quota media, Icaro si avvicinò troppo al sole; la cera si  sciolse, e fu così che il giovane cadde nel mare e morì.
Rileggendo attentamente questo mito, si comprende che Icaro rappresenta simbolicamente l'uomo, nel suo desiderio primordiale di volare per elevarsi a dio, nel voler comprendere,
ricercare il mistero dell'Universo. La sua storia ci insegna ad accettare i propri limiti, a prendere consapevolezza di ciò senza rimanerne sopraffatti.
"Volare troppo alto", quindi,sognando di essere nella dimora degli dei, porterà Icaro a perdersi fatalmente; questa è un'ammonizione per tutti gli uomini troppo sicuri di sé, egoisti.
Il personaggio di Dedalo, invece, è molto diverso, affascinante in quanto simboleggia l'evoluzione dell'uomo, il progresso della società umana, sempre pronta a nuove sfide, alla realizzazione dei propri sogni, ma, allo stesso tempo, consapevole dei propri limiti. Infatti Dedalo continua a volare a quote medie, mostrando prudenza e ragionevolezza.
Pur essendo padre e figlio, Dedalo e Icaro appaiono diversi: l'uno dimostra misura e saggezza, l'altro si rivela avventato e  passionale.
Dedalo pensa, prima di agire, mentre Icaro, agisce senza pensare.
A questo punto, ognuno di noi potrebbe aggiungere che se il giovane fosse stato più responsabile delle sue azioni, avrebbe potuto evitare il mortale incidente.
Sarebbe come dire che la passione se non è accostata al buon senso, può portare a cocenti delusioni se non addirittura alla morte.
Da sempre le passioni negative, l'avidità, l'egoismo esasperati, hanno accompagnato l'uomo nella storia, causando guerre e conflitti, e ne abbiamo ancora oggi, purtroppo, numerose testimonianze. Oggi, è opinione di molti, che l'espressione più negativa sia rappresentata dall'individualismo.

Alunna: Jennifer Maccini, I A, Scuola media di Varsi.