lunedì 20 dicembre 2010

UNA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO...

Il testo della lettera al Presidente del Consiglio è il risultato di un lavoro preliminare, basato sull'osservazione e la discussione di determinati problemi della realtà del nostro paese (la crisi economica, la cosiddetta emergenza rifiuti, l'edilizia scolastica e altre mancanze...) e culminante nella visione personale e nel commento critico degli alunni di I e II A a questa stessa.


                            LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO                 
                                                                                             
                                                                                                       Varsi, 14.12.2010
Egregio signor Presidente del Consiglio,

sono Lara Tedaldi, ho dodici anni e frequento la seconda classe della scuola  media di Varsi.
Vorrei esprimerle prima di tutto l'affetto e la gratitudine per ciò che di buono e utile sta  facendo per il nostro paese. Per quanto mi riguarda, lei è un bravo presidente che  si impegna molto a svolgere le sue funzioni, dando il meglio di sé in ogni occasione, perché l'Italia di oggi sia migliore  e  al passo coi tempi, nonostante le grandi difficoltà economiche e sociali che l'affliggono (crisi economica, disoccupazione...). So che il suo è un compito molto difficile e che questo le porta via molto tempo.
Vorrei appunto parlarle di alcuni di questi problemi, riguardanti il nostro paese.
Secondo me, lo stato italiano dovrebbe gestire meglio il denaro pubblico, proprio perché questo proviene direttamente da noi cittadini attraverso il pagamento delle  tasse.        Alla televisione, sui giornali, si sente parlare  spesso di dati statistici o si leggono le situazioni precarie di molte famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, inoltre, i nostri comuni hanno a disposizione pochi fondi;  gli edifici scolastici sono spesso inadeguati e necessitano di materiali vari (fogli di carta, sedie, banchi, carte geografiche, dizionari...). Mi scusi se insisto sull'elenco delle cose negative, ma mi sembrava giusto far presente soprattutto ciò che ritengo indispensabile alla crescita di noi studenti, futuri cittadini responsabili del “Bel paese”.  Poi penso che lei, come Presidente del Consiglio, possa fare ancora molto per migliorare  questa realtà, che contiene anche molti aspetti positivi come il genio italiano, la capacità di risollevarsi nei momenti più drammatici,  l'immenso patrimonio artistico e letterario che ci invidia tutto il mondo...
Sono sicura  che una buona parte dei politici italiani  svolga il proprio compito in modo professionale, ma siccome i loro stipendi sono altissimi rispetto alla media nazionale, forse sarebbe più corretto diminuirli ? Così nessuno potrebbe sostenere il fatto che i politici sono dei privilegiati a cui non importa dei sacrifici degli italiani .
Infine, Signor Berlusconi le volevo porre alcune domande:
Come mai in Italia si investe poco nella scuola e nella ricerca, se è vero che in questi settori “si gioca” il nostro futuro?
Perché gli stipendi dei lavoratori (professori, impiegati, operai...) rimangono  molto bassi?
Ecco tutto quello che volevo scriverle, segnalare come priorità da affrontare, sta in questa lettera.
Spero che l' Italia possa essere migliore di come è ora, grazie alle decisioni che verranno prese in futuro dalla politica, da tutti voi assieme. Buon lavoro, Presidente Berlusconi!

Cordiali saluti

Lara Tedaldi
Classe II A